Alla domanda posta nel titolo di questo articolo la risposta può essere una sola, la più classica delle risposte quando si parla di SEO: dipende!
Potrebbe sembrare una risposta strana o pilatesca. Però è l’unica sensata, come quando si chiede: “quanto costa costruire una casa?”
Ma proviamo a capire insieme se la risposta è proprio questa, e perché proposte fantasmagoriche o a costi bassissimi non possono essere realistiche (e rischiano di essere solo un’inutile perdita di tempo).
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La consulenza seo
La SEO (acronimo di Search Engine Optimization), è quell’insieme di attività che mirano, prima di tutto a rimuovere eventuali impedimenti alla corretta indicizzazione del sito nei database dei motori di ricerca, e poi ad ottenere un ottimo posizionamento organico. Che possa, cioè, essere posizionato nel migliore dei modi sulle pagine dei risultati di Google, Bing, Yahoo, ecc.., in funzione degli obiettivi di business del proprietario del sito.
In termini tecnici si parla di posizionamento organico, perché, a differenza del posizionamento a pagamento, esso viene raggiunto in modo naturale e senza la necessità di un investimento economico in annunci sponsorizzati. Si tratta quindi di un “premio” alla qualità (e non solo) che i motori di ricerca danno al nostro sito.
Si tratta di attività che nel loro insieme aiutano i motori di ricerca a comprendere al meglio il contesto di una pagina web per poterla proporre tra i risultati di ricerca a fronte di una ricerca effettuata da un utente (detta “query”), o delle sue intenzioni di ricerca, che l’intelligenza artificiale che governa i principali motori (Google in primis) è ormai in grado di comprendere molto bene.
Spesso si pensa che si tratti di una attività prettamente “informatica” o solo “tecnica”, ma in realtà queste attività richiedono competenze diverse e spesso l’intervento di più persone, soprattutto in funzione degli obiettivi che ci si pone e della dimensione del progetto.
SEO on-page e SEO off-page
Le attività SEO si dividono in due diversi tronconi.
Il primo è quello delle attività on-site, quindi svolte direttamente sul sito, che rappresentano la fase di ottimizzazione.
Nel secondo troncone, quello delle attività off-site, ci si occupa maggiormente di dare importanza al sito all’interno dell’ecosistema in cui si muove. Questo permette di far salire il gradimento dei motori di ricerca verso il nostro contenuto e contribuisce al fatto che esso venga presentato in posizione sempre migliore tra i risultati proposti dopo una ricerca.
Alcune delle attività di una strategia SEO e di posizionamento
Una strategia SEO, come abbiamo già detto, è un insieme di attività legate tra di loro, ma che possono essere svolte in modo indipendente le une dalle altre. Per questo esistono progetti di intervento SEO dove è necessario svolgerle tutte, come quando si tratta di un sito in fase di lancio, ed altri dove invece è sufficiente svolgerne solo alcune.
Quelle che seguono sono le attività che riteniamo non dovrebbero mai mancare quando si vuole portare un sito a primeggiare sulle pagine dei risultati del motore di ricerca:
- ANALISI: significa studiare il sito (nel caso sia già attivo), i competitor, il contesto del business e di quanto è già presente sul web; e quando il sito è in fase di costruzione, a maggior ragione è necessario analizzare tutto quello che è possibile per costruirlo nel modo migliore, partendo dalle fondamenta della struttura, dell’hosting, e di tutto quello che può fare la differenza agli occhi dei motori di ricerca;
- KEYWORD REASERCH / QUERY REASERCH: studio delle parole chiave, ma ancora di più delle ricerche che si vogliono andare ad intercettare con i propri contenuti
- OTTIMIZZAZIONE ON-PAGE (O ON-SITE): attività mirate ad ottimizzare al meglio il sito (e tutto quello che lo contiene)
- OTTIMIZZAZIONE OFF-PAGE (O OFF-SITE): attività che mirano ad aiutare il posizionamento di una pagina (e del sito) attraverso attività non eseguite direttamente sul sito o sui suoi contenuti
Analisi
La prima fase è sempre quella di analisi, senza la quale il progetto on-line rischia di crollare miseramente.
Gli elementi da analizzare per gettare solide fondamenta per la strategia di SEO sono molteplici:
- il business stesso dell’azienda
- i prodotti che vengono venduti
- a quali clienti i nostri prodotti si rivolgono (il target)
- il mercato in cui si opera
- i concorrenti
Analizzare tutti questi elementi serve per comprendere in quale contesto si va ad inserire il nostro sito web, e per avere una conoscenza davvero reale dei fattori che entrano in gioco.
Può succedere, per esempio, che durante l’analisi si scopra che i propri prodotti vengano acquistati on-line da un target diverso da quello che si immaginava. Oppure che i propri competitor sul web siano diversi da quelli con i quali si compete “off-line” (per esempio perché quelli off-line non sono presenti sul web).
E’ poi di grande importanza analizzare i processi di vendita, perché attraverso questa fase possiamo capire alcuni aspetti fondamentali per costruire un sito web performante:
- come i clienti arrivano all’acquisto di quei particolari prodotti
- se fanno molte ricerche di tipo informativo prima di passare all’acquisto
- se quei prodotti sono già ricercati sul web e magari associandoli al nome dell’azienda
- ecc..
Nel caso in cui il sito sia già on-line l’analisi dovrà comprendere anche tutti gli aspetti tecnici legati al sito: ottimizzazione del codice, velocità di caricamento delle pagine, e tutte quelle aree che possono diventare un collo di bottiglia quando gli utenti atterrano sul sito e che potrebbero indurli a concludere immediatamente la loro visita, andando a cercare i prodotti altrove.
Parole chiave, o meglio, “query”
L’obiettivo principale di Google è sempre più quello di dare agli utenti che lo “interrogano” risposte quanto più precise alle reali intenzioni di ricerca dell’utente stesso.
Con l’introduzione sempre più massiccia dell’intelligenza artificiale, i motori di ricerca (ed in particolare Google) sono ormai in grado di comprendere sempre meglio il reale intento di ricerca. Questo vuol dire, per fare un esempio, che con i giusti segnali Google potrà distinguere se l’utente che ha effettuato una ricerca con la parola chiave “panda” è interessato ad ottenere informazioni relative ad un animale o ad un’automobile.
Oppure, se l’utente sta cercando, per esempio, “come acconciare i capelli ricci“, è molto probabile che Google riceva come segnale il fatto che l’utente in quel momento ha un problema da risolvere, e che la risposta più mirata alla soluzione possa essere un tutorial. Nei risultati mostrerà quindi delle guide informative, probabilmente presentando delle guide video o testuali.
Diversamente se l’utente cerca “acconciatura capelli ricci” è quasi certo che Google mostrerà immagini o video che mostrino il risultato finale su come ottenere una acconciatura particolare per quel tipo di capelli.
Per questo, quelle che a noi sembrano solo una serie di parole digitate dall’utente, per Google sono invece segnali importantissimi ed indispensabili per riuscire a comprendere le intenzioni di ricerca e per poter restituire il giusto risultato di qualità.
Per riuscire in questa sua impresa, Google predilige e premia nei suoi risultati quei contenuti che meglio rispondono alle intenzioni di ricerca degli utenti, perché questo in fondo è il suo scopo: fornire l’informazione corretta e più pertinente alla persona che sta effettuando la ricerca stessa. Perché spesso rischiamo di dimenticarci un aspetto importante, e cioé che il nostro sito è destinato a delle persone che hanno dei bisogni da risolvere.
Sarà sicuramente più chiaro adesso che in una buona strategia SEO è fondamentale riuscire a comprendere cosa e come cercano gli utenti per poter adattare sempre meglio i nostri contenuti alle reali intenzioni di ricerca degli utenti, ed essere così premiati da Google con una buona posizione nei risultati di ricerca.
Per questo la prima domanda da porsi è: quale bisogno degli utenti vogliamo intercettare con i nostri contenuti? Una volta individuata la risposta possiamo iniziare a produrre i contenuti.
Ottimizzazione on-page e on-site
Abbiamo visto l’importanza di una buona analisi SEO preliminare e della comprensione delle intenzioni di ricerca degli utenti.
Queste due fasi di una strategia SEO risulterebbero però uno sforzo inutile se le pagine del sito web non fossero costruite in maniera adeguata da un punto di vista tecnico e semantico, o se le caratteristiche tecniche che sottostanno al sito (hosting, configurazioni, velocità del sito, ecc…) non venissero ottimizzate al pari del contenuto e della struttura delle pagine.
Le azioni da intraprendere per rendere efficiente il codice delle pagine del sito web è la cosiddetta ottimizzazione “on-page”. Si tratta di un’attività molto tecnica che richiede prima di tutto una verifica del codice delle pagine web per assicurarsi che il contenuto e il contesto siano facilmente comprensibili ai motori di ricerca.
Le attività di ottimizzazione on-page hanno anche un altro importante scopo, quello di rendere agli utenti il sito navigabile con facilità, in modo che una volta atterrati sul sito possano trovare facilmente ciò che stanno cercando.
Oltre a questo, tra i vari fattori interni alla pagina su cui si deve andare a lavorare perché Google possa premiare il nostro sito nei risultati di ricerca, c’è anche la corretta distribuzione dei link tra le pagine interne al sito e l’ottimizzazione delle immagini presenti, che permettono un caricamento più veloce delle pagine e quindi meno attesa agli utenti.
L’ottimizzazione “on-site”, poi, si occupa di tutti quegli aspetti legati più alla struttura del sito nel suo complesso, e riguarda molti aspetti, dalla velocità di caricamento delle pagine, alla corretta strutturazione dei file robots.txt e sitemap.xml che guidano il motore di ricerca nella sua scansione del sito, così come altri aspetti che riguardano il buon funzionamento generale dell’intero sito.
Ottimizzazione off-page e off-site
Dopo l’intervento sulla struttura fisica del sito e di tutte le pagine che lo compongono, per aumentare la possibilità di apparire nelle prime posizioni delle ricerche di Google è necessario fornire autorevolezza agli occhi dei motori di ricerca.
Così come succedere anche in tante dinamiche sociali “off-line”, infatti, anche Google e i motori di ricerca tendono a valutare con un occhio più favorevole quei siti che ottengono link (e quindi in qualche modo una “raccomandazione”) da siti autorevoli.
La cosa migliore sarebbe quella di riuscire ad ottenere i link in ingresso in maniera spontanea. Quando questo non avviene è comunque possibile ottenere dei link al nostro sito attraverso un’attività che prende il nome di link-building.
I link in ingresso, perché possano influenzare in modo positiva la nostra autorità a Google, devono soddisfare due diversi requisiti:
- la pertinenza, cioè la vicinanza di contesto del sito da cui riceviamo il link
- l’autorità del sito da cui riceviamo il link
Quindi, per esempio, se vendiamo scarpe per bambini, un buon link può essere quello che arriva dal sito di un produttore di scarpe già autorevole per Google (è soddisfatta la pertinenza) o quello che arriva da “Il Sole 24 Ore” (è soddisfatta l’autorità del sito donatore).
Quindi, una consulenza SEO può costare 300 Euro all-inclusive ed essere efficace?
Eh si, perché apita anche a noi di ricevere richieste da parte dei nostri clienti che hanno ricevuto proposte di servizi SEO all-inclusive a 300 euro e sono, da un certo punto di vista giustamente, tentati di accettare.
Se quello che stanno cercando di venderti sono attività SEO, ci spiace dirtelo, ma non possono valere 300 euro.
O meglio. Qualcuna di queste attività può anche valere, singolarmente, 300 euro. Ma proporre un pacchetto all-inclusive a quella cifra significa solo due cose:
- vivere costantemente in perdita sul proprio lavoro (ci può stare, ma sarebbe masochismo puro)
- fare male il proprio lavoro
È come comprare un ombrello da pochi euro, utilizzarlo 2 volte e poi alla prima folata di vento un po’ più forte doverlo buttare e comprarne un altro. Così fino a quando ti accorgi che alla fine hai speso più di quanto avresti fatto scegliendo un ombrello un po’ più robusto.
È un gioco che vale la candela? Forse nell’immediato sì, ma poi?
E quindi, alla fine, quanto costa posizionare un sito su Google?
Questa lunga disamina speriamo sia riuscita a rendere innanzitutto evidente come sia difficile poter offrire attività SEO di posizionamento a canoni annuali da 99,9 Euro o con il costo di 1 caffé al giorno, che sicuramente non sono sufficienti per garantire la realizzazione corretta di tutte queste attività, ciascuna delle quali richiede molte ore di lavoro.
Men che meno riteniamo possa essere valida l’idea di fare le attività SEO “al risparmio”, affidandole a personale interno che ben difficilmente è qualificato e formato con tutte le competenze necessarie.
Perché anche un solo errore può rischiare di mandare in frantumi tutta la strategia SEO ed azzerare la visibilità del sito sui motori di ricerca. E questo non è sicuramente quello che vorresti per il tuo sito, vero?!?
In particolare, dopo gli ultimi aggiornamenti effettuati da Google sui suoi algoritmi tra febbraio e marzo 2017 che passano sotto il nome di “Fred Update“, quello di agosto 2018 chiamato “Medical Update” e quelli successivi, non c’è più spazio per trucchi e tecniche border-line. Il focus deve essere su qualità e soddisfazione dell’utente, e questo richiede competenze e formazione continua, non improvvisazione.
Noi, ad esempio affidiamo queste attività alle diverse persone del team, ognuna competente e specializzata nella sua area di competenza. Questo ci permette di offrire un lavoro preciso, l’unico modo di operare che può permetterti di avere dei risultati tangibili.
Ma forse stai ancora aspettando la risposta alla domanda iniziale: “quindi, alla fine, quanto costa, questa benedetta attività SEO”?
Lo ripetiamo: ogni progetto è un mondo a sé, per questo motivo, secondo noi, il prezzo non può che essere ritagliato su misura, in base alle attività di cui hai bisogno e alla profondità dell’intervento richiesto. A volte infatti sarà più approfondito, altre volte meno, a volte sarà necessario fare tutto il processo completo altre volte solo in parte.
Quello che possiamo dire con assoluta certezza è che il costo non può essere nell’ordine di idee di quanto già indicato in precedenza. E che oggi chi vende “parole chiave un tanto al chilo” sta prendendo in giro i suoi clienti.
Per questo, alla domanda “quanto costa?”, non possiamo che rispondere come già fatto all’inizio di questa nostra chiacchierata: dipende!
Contattaci se vuoi scoprire quanto costa il tuo progetto